CULTURA E NATURA

                                       CULTURA E NATURA

Si è conclusa con l’ultima uscita del mese di dicembre la prima parte delle proposte di trekking culturale sul territorio. Ventinove le classi coinvolte. “Stare insieme divertendosi, faticando, per guardare la realtà che ci circonda con occhi stupiti perché ci fidiamo di chi ci guida”: questo è lo scopo delle uscite proposte dal dipartimento di Scienze motorie in collaborazione con gli insegnanti di Storia e Geografia.

Queste le mete:  

per le classi seconde, mattinata ad Aosta romana, pomeriggio al Parco avventura su roccia  a Quincinetto;

per le classi terze, Val Formazza, conoscenza del territorio geografico e della comunità dei Walser;

per le classi quinte, Cimitero monumentale di Milano e percorso guidato al Dialogo nel buio.

COSA DICONO I RAGAZZI

Classi seconde

La gita ad Aosta si è divisa in due parti: una culturale e storica, riguardante la città romana con l’anfiteatro, il criptoportico forense, l’arco di Augusto, la porta praetoria, e una più pratica, dove tutti, anche i più fifoni (io), avrebbero dovuto passare il pomeriggio sopra pareti rocciose, divertendosi a scavalcare e a lanciarsi da una roccia all’altra. Se mi sono divertita? Moltissimo: nonostante la paura dell’altezza, grazie alle persone che avevo vicino, che mi incoraggiavano e mi aiutavano, ce l’ho fatta! Ho avuto un po’ di paura quando sono rimasta bloccata sui tronchi, ma per il resto è stata una esperienza fantastica.

La gita ad Aosta ha avuto sicuramente uno scopo didattico: stiamo studiando i romani e quindi abbiamo visitato una città costruita dai romani, ma la seconda parte della giornata, dedicata al parco avventura, aveva uno scopo diverso.

Il parco ha lo scopo di farti affrontare una paura, che nel mio caso è quella dell’altezza. La paura mi ha fatto cercare aiuto in persone inaspettate e ha soprattutto cambiato il mio modo di conoscere i compagni e le professoresse; il dolore dei muscoli dei giorni successivi ha funzionato da promemoria della giornata stupenda che avevo passato.

Non ero molto convinta di andare all’uscita, ma la professoressa ha recensito la giornata come un’esperienza interessante e divertente, quindi ho deviso di partecipare.

Il mio pensiero iniziale è stato negativo, ma devo ammettere che la visita alla città di Aosta non è stata noiosa come pensavo perché sono stata condotta con entusiasmo dai miei compagni che spiegavano i monumenti calandosi nel ruolo di guide e dalla positività dei professori presenti. Verso l’una siamo arrivati al parco avventura e dopo un bel pranzetto immersi nella natura abbiamo iniziato i vari percorsi su roccia. Durante le traversate , a tratti molto faticose , ho riso come non mai e ho fatto nuove amicizie con persone con cui non avrei mai pensato di andare d’accordo. Devo ringraziare le professoresse che ci hanno permesso di compiere questa esperienza che ci ha fatto avvicinare come classe, ridere tanto e godere di un paesaggio meraviglioso.

Classi terze

La nostra escursione in val Formazza e’ stata mozzafiato: circondati da un maestoso paesaggio dove rimbombavano le nostre cantate in compagnia, guidati dalla bravissima guida, sig. Piero, che ci ha condotto in cima alle cascate del Toce e  al rifugio Binse’ dove abbiamo gustato buonissimi cibi del posto; poi catapultati alla chiesa di Baceno dove, alzando gli occhi, abbiamo potuto osservare affreschi ben conservati che decoravano tutta la lunghezza del soffitto, fino agli orridi di Uriezzo, dove abbiamo constatato di persona che meraviglie può fare la forza dell’acqua .

Questa uscita didattica ci ha offerto la possibilità di conoscere un’antica cultura, quella dei walser, una comunità che cerca di mantenere vivi gli usi, i costumi e la lingua, e di ammirare stupendi paesaggi con la mia classe.

Con la mia classe mi sono recata in val Formazza in una piccola cittadina in passato abitata dall’antica comunità dei walser, una popolazione di origine tedesca. Accompagnati dal sig. Piero, capo della comunità walser, abbiamo avuto la possibilità di vedere le case tipiche del 1200 e di capire perché anticamente questa popolazione sia emigrata in val Formazza e come si sia adattata alla regione. Grazie a questa uscita, oltre a mettere alla prova la nostra forza e resistenza, abbiamo avuto la possibilità di conoscerci meglio tra di noi e di capire fino a che punto siamo disposti a spingerci.  Tra tante battute, scherzi e figuracce e’ stata una gita istruttiva, bella , faticosa e divertente che ci ha regalato paesaggi pazzeschi ed ha arricchito il nostro bagaglio culturale.

COSA DICONO GLI INSEGNANTI

Prof. M. Rondone, Geografia

Le uscite culturali-sportive sono un valido strumento per collegare l’esperienza scolastica con l’ambiente esterno;, nello specifico della disciplina turistica si è potuto avere riscontro di quanta importanza abbiano il paesaggio e gli ambienti naturali in relazione al fenomeno del turismo sostenibile e responsabile. Inoltre si evidenzia l’importanza educativa del trekking: faticare per raggiungere l’obiettivo, aiutarsi tra compagni e adattarsi ai ritmi imposti dalle guide o dagli insegnanti contribuiscono a creare un gruppo classe più coeso e solidale.

Prof.ssa C. Colombo, Scienze Motorie

Le ricadute di questa tipologia di uscite sulla classe sono moltissime, in primo luogo tra i ragazzi si instaura un clima di libertà: davanti alla bellezza della natura non si può che rimanerne contagiati. Nella classe si allargano i legami e vengono “scoperte” persone che prima magari non si notavano, si guardano gli insegnanti all’opera al di fuori delle quattro mura della classe; l’attività didattica in esterno è sicuramente più interessante e rimane più impressa nella mente e nel cuore degli alunni. Scopriamo ragazzi che non sono mai stati al mare o in montagna (quella vera) e, quando anche i più resistenti ti dicono “Prof., che meraviglia, ci porta ancora?”, non vorresti essere in altro posto al mondo che lì e con loro.

Foto e video delle uscite in val Formazza

Foto delle uscite ad Aosta e Quincinetto