È stata una “sfavillante Lisbona” ad accogliere i nostri studenti della 5CTUR e 5AAFM, che l’hanno scelta come meta del loro viaggio d’istruzione. E Lisbona non li ha traditi.
Dentro le valigie solo l’essenziale, per una permanenza di quattro giorni e tre notti, dal 4 al 7 febbraio, che sembravano pochi, ma che in realtà sono stati densi di scoperte, emozioni, suggestioni, risate e dei 59.717 passi camminati. Così quei bagagli, al ritorno a casa, sono risultati molto più pieni di quanto lo fossero all’andata.
Partenza poco dopo l’alba e rientro a notte fonda, un programma ricchissimo e ben strutturato, due guide che hanno svelato ai nostri studenti i segreti di monumenti, santuari, quartieri, cultura, tradizioni, gastronomia, abitudini di una città dalla forte identità nazionale, ma aperta all’inevitabile e profondo cambiamento dettato da una crescita esponenziale del settore turistico, e cordiale con gli stranieri, siano essi visitatori o persone che la scelgono per viverci e lavorare.
Le giornate sono trascorse allegre tra L’Alfama e i suoi vicoli medievali, il Bairro Alto e le sue splendide terrazze panoramiche, la Baixa e le sue piazze sinuose, Belèm e la sua torre e i suoi monumenti alla gloria coloniale, le chiese, le maioliche colorate, il mitico tram 28, le fermate della metropolitana, i chioschi di frutta, le bancarelle di souvenir, il sole, la brezza atlantica, l’estro, i sorrisi e i balli della gente per strada.
“Ogni angolo di Lisona”, secondo Giulia (5CTur), “ha un significato, una storia. È una città tutta da scoprire. I tram e i colori, in particolar modo il blu delle piastrelle, la rendono caratteristica e affascinante”.
Quello che ha colpito Daniela (5CTur), invece, “sono state le grandi trasformazioni sociali ed economiche che la città sta vivendo nell’ultimo decennio, i cambiamenti dovuti al crescente turismo, che si sviluppa a ritmi incredibili e che sta portando questo luogo a reinventarsi, pur mantenendo salde le proprie tradizioni e la propria identità”.
L’ultimo giorno è stato destinato a una gita fuori porta. I ragazzi si sono mossi all’esplorazione delle residenze estive degli antichi reali e nobili di Portogallo, dalle colline di Sintra alle scintillanti spiagge di Cascais, passando per una delle tappe più suggestive di tutto il viaggio: Cabo da Roca, la punta più occidentale d’Europa, affacciata a strapiombo sull’Atlantico. Di fronte alla maestosità dell’Oceano sono parse più chiare le parole impresse sulla lapide del grande scrittore Pessoa, del quale gli studenti avevano appreso, il giorno prima, la particolarissima storia della personalità divisa e contraddittoria:
Per essere grande, sii intero: non esagerare e non escludere niente di te. Sii tutto in ogni cosa. Metti tanto quanto sei, nel minimo che fai, come la luna in ogni lago tutta risplende, perché in alto vive.
Così il percorso dei nostri studenti si è arricchito di un’esperienza formativa davvero significativa, perché capace di impartire una lezione di vita.
Un particolare ringraziamento è stato rivolto dai ragazzi al nostro Dirigente, Pietro Bosello, che, pur di non negare la possibilità del viaggio a una delle classi senza docente accompagnatore, era tra gli insegnanti partiti per Lisbona: una guida d’eccezione che ha saputo conquistare tutti con la giusta dose di autorevolezza e di cordiale disponibilità.