Scuola digitale, si è chiuso “Futura Genova”: presente anche il “Gadda-Rosselli”

Si è conclusa il 6 aprile a Genova la prima tappa di “Futura”, evento itinerante organizzato dal MIUR per raccontare sul territorio la scuola digitale: tre giorni di grandi eventi, laboratori, approfondimenti che hanno coinvolto studenti, docenti e dirigenti scolastici, oltre a circa 6500 cittadini.

La prof.ssa Cankech ha realizzato, in sinergia con un team di docenti provenienti da più scuole italiane, un laboratorio sul futuro della scuola nel 2050: un viaggio emozionale compiuto attraverso un ponte che unisce idealmente tradizione e innovazione e che le è valso il primo premio.

3500 docenti hanno preso parte ai 113 workshop di formazione e aggiornamento, mentre 800 ragazzi della scuola secondaria sono stati coinvolti nelle gare e competizioni legate all’innovazione. Tra loro, due studenti del nostro Istituto: Francesca Del Conte della 4BLL e Samuele Grilli della 4BSIA, selezionati nel corso delle fasi provinciali della competizione. Ecco la loro esperienza.

“L’esperienza vissuta a Genova, grazie al progetto “Futura Italia” – racconta Francesca – mi ha permesso di entrare in contatto non solo con il mondo della scienza e tecnologia, ma anche con ragazze e ragazzi di tutta Italia, che come me condividono il sogno di poter contribuire alla crescita della nostra società e alla costruzione del miglior futuro possibile. Il progetto Womest nasce come possibile soluzione al problema effettivo della carenza di donne nell’ambito della scienza . Poche ragazze, infatti, scelgono un percorso accademico o lavorativo legato a questo campo. Questa esperienza è stata illuminante non solo perché mi ha aiutato a comprendere la strada che voglio intraprendere nel mio futuro, ma anche perché mi ha dato l’opportunità di trascorrere del tempo con persone che condividono sogni, idee e progetti”.

“L’evento tenutosi a Genova e al quale ho preso parte – spiega Samuele – si chiamava “Civic Hack” e raggruppava studenti provenienti da tutta Italia. Lo scopo del Civic Hack era la progettazione di una start-up che si poneva come obiettivo la risoluzione di un problema sociale presente nella propria provincia di appartenenza, con metodi innovativi. Durante la creazione della start-up siamo stati seguiti da “Business Mentor” che ci hanno assistito nella redazione del Business Plan e nel piano di marketing. Ogni lavoro sarebbe stato poi presentato e valutato a fine evento dai giudici. Questo esperienza è stata molto utile per ampliare le conoscenze in ambito di marketing e innovazione e per simulare delle vere e proprie giornate di lavoro da giovani imprenditori”.