Questo doppio rilascio di diplomi, reso possibile grazie all’accordo firmato il 24 febbraio 2009 dal ministro italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), Mariastella Gelmini, e il ministro francese dell’Educazione nazionale, Xavier Darcos, convalida un percorso scolastico veramente biculturale e bilingue.
La formazione all’EsaBac si pone nella continuità dell’insegnamento bilingue italo-francese nelle sezioni internazionali e negli licei classici europei, dagli anni 1990. La doppia certificazione costituisce ormai un vero passo avanti per la cooperazione educativa tra i due paesi: una marcia in più per gli allievi italiani e francesi.
Un insegnamento di dimensione europea
Il percorso EsaBac permette agli allievi di acquisire la lingua e la cultura del Paese partner. Studiano in modo approfondito, in una prospettiva europea ed internazionale, i contributi reciproci della letteratura italiana e della letteratura francese.
Il programma comune di storia ha l’ambizione di costruire una cultura storica comune ai due paesi, fornire agli allievi le chiavi di comprensione del mondo contemporaneo e prepararli ad esercitare le loro responsabilità di cittadino europeo.
L’EsaBac, un vero trampolino
L’EsaBac non è soltanto un simbolo dell’intesa tra l’Italia e la Francia; favorirà, per gli allievi che hanno beneficiato di questo percorso d’eccellenza, l’accesso a percorsi universitari italo-francesi ed ad uno dei 150 doppi diplomi rilasciati dall’università dell’uno e l’altro paese.
Per un giovane Italiano, conoscere la lingua francese e la sua cultura apre prospettive interessanti professionali sul mercato del lavoro italo-francese, come ne testimonia la Camera francese di commercio e d’industria in Italia. La Francia è, infatti, il secondo partner economico dell’Italia; e, parlato da più di 200 milioni di persone sui cinque continenti, il francese rimane una delle principali lingue di lavoro dell’Unione europea e dell’ONU.
Vera consacrazione delle relazioni italo-francesi, l’ EsaBac dovrebbe dunque favorire una mobilità maggiore degli studenti e dei lavoratori. Afferma un’identità italo-francese e ci rende l’ Europa più vicina.
Claudine BOUDRE-MILLOT, attachée de coopération éducative, Ambassade de France à Rome
Sbocchi professionali internazionali
La Francia è il secondo partner economico dell’Italia; per un giovane Italiano, conoscere la lingua e la cultura francese apre interessanti prospettive professionali sul mercato del lavoro italo-francese.